Idee per lo sviluppo, la riqualificazione e la rinascita urbana della città.
Il progetto proposto per l’area expo della città di Milano affida la sua efficacia ad alcune linee guida, la cui realizzazione lega la sua missione di strumento operativo per lo sviluppo economico e sociale, la riqualificazione fisica e la rinascita urbana della città.
La città di Milano, è oggi attraversata dal vento forte del cambiamento e della trasformazione, sull’onda di forze economiche e tensioni produttive che stanno profondamente alterando la sua immagine complessiva, la sua identità, il suo ruolo.
Tale potente azione trasformativa necessita di essere opportunamente indirizzata e guidata, per quanto è ancora oggi possibile, verso forme dello sviluppo maggiormente rispettose della qualità dei luoghi, degli assetti sociali e degli equilibri ambientali e paesaggistici.
Partendo dalle criticità, potenzialità e risorse individuate nella parte di analisi, abbiamo cercato di sviluppare e migliorare alcuni aspetti.
Mobilità sostenibile
Riorganizzare i sistemi di mobilità, a vantaggio dei sistemi di trasporto collettivo e delle altre forme di mobilità alternativa sostenibile.
Il prevedibile, rapido sviluppo della motorizzazione privata presso la gran parte della popolazione urbana, deve essere fronteggiata attraverso politiche di settore e integrate che avvalorino forme alternative di mobilità, privilegiando l’adozione di strutture e modi sostenibili e a basso impatto ambientale. Si tratta di una misura in grado, da sola, di ridurre l’impatto, oggi già particolarmente pesante, legato all’uso intensivo del mezzo privato, in termini di inquinamento dell’aria, rumore e congestione urbana.
Il progetto intende favorire misure di limitazione nell’uso delle automobili private a vantaggio del trasporto pubblico, delle percorrenze pedonali e dei percorsi ciclabili.
Come prima operazione ci siamo proposti di ridurre la cesura infrastrutturale presente tramite l’introduzione di un collegamento, veicolare, tramviario e pedonale, che posto su differenti quote, permetterà l’attraversamento della linea ferroviaria.
Per la mobilità, all’interno dei nuovi isolati si sono create nuove strade di quartiere, mentre in altri casi si è pensato di prolungare le strade esistenti con l’introduzione di sottopassi, per poter collegare la zona nord alla zona sud attualmente interrotte dalla ferrovia. Come prima enunciato, abbiamo creato un nuovo percorso tramviario che partirà dalla stazione già esistente di Molino Dorino e arriverà alla stazione di Rho-Pero.
Un percorso ciclo pedonale articolato in direzione della linea tramviaria collegherà le due aree di progetto rafforzando l’unione tra esse. In tale percorso sarà inoltre prevista un’attrezzatura a verde in modo da poter creare un parco lineare che accompagnerà il cittadino all’interno della zona, permettendogli di usufruire degli spazi e servizi pubblici ubicati lungo lo sviluppo del percorso, consentendo non solo una visione urbana di questo asse ma anche un suo miglior impatto ambientale.
Spazio
Sviluppare e recuperare gli spazi pubblici delle aree: aree verdi e insediamento di nuovi servizi collettivi.
Ad oggi, i temi dell’interesse pubblico e dei diritti collettivi sono visti talvolta con sospetto e distacco o palese disinteresse dalla maggior parte della popolazione. Occorre invece ristabilire l’importanza dello spazio pubblico di aggregazione e di una giusta misura della dotazione di verde e di attrezzature collettive nei nuovi insediamenti urbani, al fine di rendere più vivibile la città.
L’iniezione di nuove centralità/ New urban centrality
Il progetto si propone di dare avvio a un nuovo sviluppo di funzioni centrali, in grado di intercettare la forte spinta trasformativa indirizzata oggi prevalentemente verso la produzione di edilizia residenziale privata.
Le energie produttive e la notevole mole di risorse finanziare oggi attive nello sviluppo edilizio – residenziale della città possono e devono trovare sfogo e utilizzo nella realizzazione di opere pubbliche, nuove attrezzature collettive ma anche di nuove centralità urbane.
Il ruolo e la funzione delle aree, come più volte ripetuto, rendono opportuna e necessaria la localizzazione di nuove funzioni ad elevato valore strategico e simbolico, come un centro direzionale legato alle energie rinnovabili, di formazione e nuovi poli turistici alberghieri di qualità.
Si tratta, attraverso tale progetto, di assecondare la ricerca di un nuovo ruolo delle aree, all’interno di una strategia urbanistica e metropolitana più complessa, che ancora manca, e che deve al più presto essere definita a livello regionale.
Area expo
Analizzando il progetto dell’intervento dell’area expo di Milano 2015, abbiamo usato come punto di partenza del nostro progetto le strutture e le attività che rimarranno anche finito l’evento quali:
_ gli edifici localizzati vicino allo scalo ovest;
_ alcuni edifici di Piazza Italia (padiglioni tematici e il padiglione Italia), Piazza delle regioni con il suo lago e la piazza rettangolare;
_ la strada di perimetro e le zone interne pedonali (il percorso centrale pedonale);
_ anfiteatro e l’auditorium.
Per la descrizione del nostro progetto vogliamo partire dallo scalo a ovest dell’area Expo poichè diventerà il punto nevralgico della zona, grazie all’inserimento di una piastra che collegherà le principali infrastrutture della zona stessa: metropolitana, ferrovia e tramvia. La piazza a ovest vedrà l’inserimento di un centro direzionale, ricettivo e un edificio per la stampa. A queste strutture saranno annessi un asilo e un centro sportivo in modo da garantire un servizio ai lavoratori di queste aree. A partire da questa piazza si svilupperà il percorso pedonale e tramviario che porterà a Piazza Italia e Piazza delle Regioni passando attraverso diversi servizi della residenza come scuole, chiesa e oratorio posti in mezzeria al tratto che conduce alle piazze. Il percorso arriva quindi alle due piazze sulle quali si affacciano l’anfiteatro, l’auditorium, il parco tecnologico sulla sostenibilità, le residenze di lusso e un centro commerciale. Il polo tecnologico è un luogo per la sperimentazione di soluzioni architettoniche e progettuali di eccellenza e impiantistiche avanzate. L’intero complesso, nell’insieme di peculiari e differenti edifici, è stato infatti pensato e progettato per arricchire il territorio, per dare impulso a una nuova qualità del lavoro e della vita collettiva. Esso ospiterà Centri di ricerca e formazione, pubblici e privati, laboratori di ricerca di industrie esterne, laboratori di ricerca e specializzazione sulle nuove energie sostenibili e un piccolo museo che possa sensibilizzare il cittadino-visitatore.
Queste funzioni sono servite da parcheggi nella zona retrostante che vede la presenza di altri edifici: un centro commerciale per servire la zona, un cinema multisala e un edificio ricettivo.
Continuando per il percorso si attraversa un ponte pedonale che conduce alla zona sud di Cascina Merlata.
Cascina Merlata
Passato il ponte pedonale vi sono subito servizi come il centro sportivo e gli uffici comunali e un centro commerciale che serve la zona sud dell’area. Il percorso quindi continua incontrando una piazza in cui vi è la chiesa e l’oratorio e finisce con un’altra piazza che contiene le cascine preesistenti ristrutturate e ospitanti varie soluzioni abitative. Si percepisce il termine del percorso lo da un edificio in linea che si affaccia sulla strada e dà una continuità al fronte commerciale di Pero. Le cascine presenti nell’area di rispetto della fascia cimiteriale vengono restaurate per ospitare i servizi ai cittadini come un centro del benessere, un centro giovani, un centro anziani e una biblioteca.
L’altra fascia all’interno della zona di rispetto cimiteriale è quella posta a fianco del Cimitero Maggiore, area interstiziale di risulta, essendo ai margini della ferrovia e del cimitero, che appare come un luogo degradato con insediamenti abusivi. Si è quindi pensato di occupare tale zona con un grande impianto fotovoltaico che, in relazione con il polo tecnologico sulla sostenibilità, instaurerebbe un’ulteriore relazione tra le due aree di progetto, oltre al fatto che i pannelli potrebbero fornire energia agli edifici della zona.
Nuove aree produttive
Il progetto ha individuato una nuova area produttiva di circa 22950 mq.
Il comparto non prevede ancora uno studio approfondito della tipologia d’ insediamento previsto, ma si mirerà a garantire elevati livelli di coerenza e compatibilità con le caratteristiche del sistema insediativo adiacente, in quanto si procederà ad utilizzare elementi morfologici-strutturali e tipologici inerenti alle medesime tipologie gi presenti nel contesto.
La promozione delle zone industriali e artigianali è una componente spesso determinante della politica dello sviluppo economico in generale e di quella del settore secondario in particolare.
Le zone produttive saranno:
- in zona Cascina Merlata riallacciate al tessuto produttivo già esistente a nord ovest;
- in zona expo inserite nella zona est, caratterizzata da una forte presenza infrastrutturale.
*progetto universitario in collaborazione con Giada Nossa, Marzia Onori, Mara Pietta, Mattia Tassone, Chiara Milesi, Ilaria Quirico