Il concetto di metaverso non è nuovo. Per molti versi si tratta di una progressione lineare. Mondi di gioco di ruolo online e multigiocatore come The Sims o Second Life esistono da quasi 20 anni e i giocatori vi trascorrono in media 20 ore alla settimana.
World of Warcraft e Fortnite hanno centinaia di milioni di utenti ed enormi economie di supporto. Siamo ora a un punto di inflessione, in cui sembra che non passi giorno senza che un’azienda o una celebrità annunci la loro presenza in un universo virtuale. Sebbene il fermento possa essere in parte attribuito a titoli che attirano l’attenzione, c’è una convergenza di trend emergenti. Una serie di nuove tecnologie si sono unite per rendere possibile questa visione del metaverso.
Le cuffie per la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) sono diventate più economiche e più potenti, migliorando l’esperienza dell’utente. La blockchain ha permesso di creare valute digitali e NFT. I nuovi metodi di transazione e di proprietà dei beni digitali permettono ai creatori di monetizzare le loro attività attraverso i token.
Oltre monetizzazione, e come mezzo per scambiare valore, i detentori di token possono anche partecipare alla governance della piattaforma (ad esempio, votare sulle decisioni). Questa economia e visione democratica della proprietà, unita alla possibilità di interoperabilità, potrebbe sbloccare immense opportunità economiche, in cui i beni e i servizi digitali non sono più non sono più vincolati a un’unica piattaforma di gioco o a un unico marchio.
Da un punto di vista sociale, lo sviluppo di esperienze virtuali più coinvolgenti sta aiutando le persone a costruire comunità basate su valori condivisi ed esprimere in modi più autentici. Nel frattempo, COVID-19 ha accelerato la digitalizzazione delle nostre vite ed ha normalizzato un impegno ed una comunicazione online più persistente e polivalenti. Questa combinazione di fattori tecnologici, sociali ed economici sta portando a un interesse esplosivo per il metaverso.